Decreto Ristori
Appunto – Contributi fondo perduto – Decreto Legge Sostegni
Come è noto nel Decreto sostegni sono stati previsti contributi a fondo perduto destinati anche ad operatori del mondo sportivo; trattasi degli interventi contenuti nel “Decreto Sostegni”, certamente insufficienti rispetto alle effettive necessità degli operatori dello sport, che si ritiene utile riassumere nel presente pro-memoria al fine di rispondere ad eventuali quesiti che dovessero pervenire su tale argomento dalle affiliate e dai tesserati.
L’articolo 1 prevede contributi a fondo perduto sia per imprese che professionisti, compresi gli enti non commerciali, comprese ASD e SSD purché in possesso di partita IVA. Possono invece essere beneficiari dei contributi tutte le persone fisiche operatori nello sport in possesso di partita IVA, quali istruttori, allenatori, atleti ecc. a prescindere dal codice “ATECO” di attività dichiarato all’atto dell’apertura della partita IVA.
Il contributo è previsto per coloro che hanno registrato riduzione media mensile di almeno il 30% del fatturato e corrispettivi dell’intero anno 2020 rispetto all’anno 2019, ed è pari all’importo che si ottiene applicando le percentuale di seguito indicate alla differenziale tra media mensile del fatturato e corrispettivi dell’anno 2020 con la media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019. Le percentuali previste sono le seguenti:
- •60% della perdita media mensile per ricavi e compensi inferiori a 100.000 euro
- •50% per ricavi e compensi fra 100.000 e 400.000 euro
- •40% per ricavi e compensi fra 400.000 e 1 milione di euro
- •30% per ricavi e compensi fra 1 e 5 milioni di euro
- •20% per ricavi e compensi fra 5 e 10 milioni di euro
È previsto un importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per gli altri soggetti con un massimo di 150.000 euro. La domanda deve essere presentata in via telematica secondo specifiche disposizioni previste dall’agenzia delle entrate (vedi allegato).
Si precisa che potranno presentare domanda i soggetti con partita IVA attiva alla data di pubblicazione del decreto ma anche quanti coloro che hanno iniziato l’attività nel 2019; a questi ultimi il contributo verrà riconosciuto anche in assenza dei requisiti di riduzione del fatturato e corrispettivi. Sarà possibile optare, in luogo dell’erogazione diretta, per un credito di imposta da utilizzare in compensazione mediante modello F24.
Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi (IRPEF, IRES e IRAP).
Da notare, quindi, che almeno al momento le ASD e SSD prive di partita IVA restano escluse dall’aiuto economico. In allegato troverete copia del provvedimento e delle istruzioni dell’Agenzia delle entrate.
Provvedimento-CFP-23.03.2021 contenuto informativo dell’istanza